Collegio Nazionale Capitani

Tornano a casa i 13 marittimi italiani bloccati nel porto cinese

Articolo di giovedì 31 dicembre 2020



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È ufficiale: il personale a bordo delle due navi italiane bloccate nel porto di Huanghua dallo scorso giugno tornerà presto in Italia. 

Alla base della vicenda ci sarebbe la disputa commerciale tra Cina e Australia, che impedirebbe alle navi di sbarcare il carico. L’emergenza dovuta alla pandemia, poi, non ha fatto che peggiorare la situazione.

Pochi giorni fa, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha inviato una comunicazione ai sindaci dei comuni in cui risultano residenti i marittimi coinvolti. «Grazie anche all'incisiva azione diplomatica posta in essere dalla nostra rappresentanza diplomatica a Pechino, lo scorso 21 dicembre abbiamo finalmente ottenuto conferma dell'autorizzazione allo sbarco dei marittimi italiani nel porto di Huanghua», scrive.

Il presidente di Confitarma Mario Mattioli ha espresso la gioia nel ricevere la notizia, esprimendo tutta la gratitudine nei confronti dell’azione portata avanti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme all’Ambasciata d’Italia a Pechino e con il coordinamento del VI Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

«Sono certo che questo sviluppo sarà apprezzato dagli armatori che, ne sono convinto, non mancheranno di espletare le misure necessarie al fine di giungere a un avvicendamento degli equipaggi, così da permettere ai nostri connazionali di poter finalmente fare rientro in Italia», aggiunge il ministro, «con la speranza che ciò possa accadere il prima possibile».

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