Collegio Nazionale Capitani

Da gennaio 2020 il mondo blu sarà più green

Articolo di martedì 07 gennaio 2020



Collegio Capitani

In tutto il mondo è stato imposto il limite massimo di zolfo nei carburanti


La notizia era già nell’aria, da gennaio 2020 il mondo sarà più rispettoso dell’ambiente grazie all’introduzione del limite massimo di zolfo presente nei carburanti.

L’inquinamento generato dal movimento delle navi ha un impatto sensibile sull’ambiente e sul benessere di tutti gli esseri viventi.

Lo zolfo presente nei carburanti genera piogge acide e polveri sottili, entrambi elementi che minano la salute in maniera irreversibile incidendo proprio sull’aspettativa di vita.

Gli ossidi di zolfo sono pericolosi per l’uomo perché intaccano le vie respiratorie e colpiscono l’apparato cardiovascolare.

Per tutelare questo aspetto la Commissione Europea ha fissato il nuovo tetto del tenore di zolfo contenuto nei combustibili ad uso marittimo che è passato dal 3,5% allo 0,5% a livello mondiale.

Per renderci conto del significato dei numeri basta fare un paragone con i livelli massimi indicati, ad esempio, per il trasporto su ruote (auto e camion) il cui tetto, relativo sempre alle stesse emissioni, non può superare lo 0,001%.

La Commissione Europea lavora sulla tematica già dal 2012, ripresa poi nel 2016 per arrivare al risultato odierno.

Lo zolfo, nel bruciare, rilascia minuscole particelle nocive chiamate particolati.

Uno studio finlandese del 2016 ha dimostrato l’impatto di suddette particelle sulla salute dell’uomo. Tale ricerca ha evidenziato che se non si fossero presi i dovuti provvedimenti sul livello di emissioni di zolfo tollerate, a partire dall’anno in corso e per i prossimi 5 anni, questo tipo di inquinamento avrebbe causato più di 570.000 morti premature a livello globale.

Agire su questa percentuale aiuta innanzitutto chi abita nelle zone limitrofe dei porti e i lavoratori impiegati nel settore.

Virginijus Sinkevičius, Commissario Ue all’ambiente, oceani e pesca ha spiegato in una dichiarazione che l’obiettivo è arrivare all’inquinamento zero per eliminare del tutto l’impatto nocivo sull’ambiente. 

Ovviamente per raggiungere uno scopo tanto arduo è necessario che le regole vengano applicate su scala mondiale.

Alcuni mari, come il Mar Baltico e il Mare del Nord, poiché caratterizzati da un forte inquinamento si erano già mossi in tale direzione portando il livello consentito a 0,10% già nel 2015. Questa riduzione ha migliorato la condizione di salute dell’ambiente e degli individui che lo abitano.

L’intervento della UE sull’inquinamento dovuto alle attività del settore blu non si limita solo ai carburanti. 

La Commissione Europea si è espressa anche sul tema delle plastiche introducendo nuove norme per assicurare il corretto smaltimento di tali rifiuti prodotti a bordo delle imbarcazioni e/o recuperati in mare.

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