Collegio Nazionale Capitani

Registro Internazionale Italiano: analisi di successo

Articolo di lunedì 02 settembre 2019



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CNEL e INPS hanno pubblicato i dati sul personale assicurato alla previdenza obbligatoria


Recentemente sono stati resi noti i dati, contenuti nello studio condotto da CNEL e INPS, relativi al numero di addetti del settore assicurati presso l’INPS. Tale studio nasce dalla necessità di contrastare il fenomeno dei cosiddetti “contratti pirata”.

I dati sono stati analizzati e ripartiti a seconda del settore produttivo corrispondente.

La novità dello studio consta nel rendere noto, per la prima volta, il numero ufficiale dei lavoratori italiani e comunitari ai quali viene attribuito il CCNL Confitarma e quelli ai quali viene applicato il CCNL Federlinea.

Nel primo caso si parla di 32.893 lavoratori, nel secondo di 3.090.

La totalità dei lavoratori è di 35.983, dei quali ben 8.117 sono addetti al lavoro di terra, ragion per cui il numero delle unità previste per il lavoro a bordo è di 27.866 persone. Considerate le necessarie rotazioni per assicurare il dovuto riposo a terra, si parla di 38.000 marittimi.

Questi dati testimoniano la bontà della Legge n.30 del 1998.

A tal proposito Confitarma dichiara che il Registro Internazionale delinea un’importante novità nel quadro della politica marittima italiana e ci avvicina alla linee guida europee.

“Grazie all’istituzione del Registro Internazionale, la bandiera italiana si colloca oggi al primo posto in Europa per marittimi comunitari impiegati (di cui la maggioranza sono italiani). Questo dato assume ancor più rilevanza se si considera che altre bandiere comunitarie, pur vantando un tonnellaggio di gran lunga superiore, occupano un numero di marittimi comunitari inferiore”. Si è espresso così il Presidente di Confitarma, Mario Mattioli.

Nonostante le critiche che ancora oggi vengono mosse alla Legge n.30 del 1998 è innegabile il vantaggio che ha tratto l’occupazione marittima italiana e comunitaria dal Registro Internazionale.

Lo studio di CNEL e INPS sottolinea che i nostri marittimi restano il fulcro centrale del successo della bandiera italiana.

Negli ultimi 20 anni, da quando è in vigore la Legge n.30 del 1998, la flotta tricolore è più che raddoppiata, si tratta di 1.400 navi presenti quotidianamente nei mari del mondo aventi la bandiera italiana in bella mostra.


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