Secondo l’ultimo report dell’International Maritime Bureau, il trafficato tratto di mare asiatico continua a essere l’epicentro della pirateria marittima, con circa due terzi degli attacchi registrati a livello globale.
Per chi vuole evitare incontri indesiderati con i pirati, è consigliabile stare lontani dallo Stretto di Singapore. L’Icc Commercial Crime Services segnala infatti che, nella prima metà del 2025, proprio in quest’area si è registrato il numero più alto di assalti armati a navi cargo dal 2020, con un incremento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il Piracy Reporting Centre dell’IMB sottolinea come la sicurezza di navi ed equipaggi lungo questa rotta, che convoglia circa il 30% del commercio mondiale, sia gravemente compromessa. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati segnalati complessivamente 90 episodi di pirateria e rapina, di cui ben 57 (pari al 63% del totale) concentrati nello Stretto di Singapore. In oltre il 95% dei casi i pirati sono riusciti a salire a bordo. Restano comunque aree ad alto rischio anche il Golfo di Guinea e la regione del Corno d’Africa.