Collegio Nazionale Capitani

Pensioni, rientrano nella quota 100 i nati nel 1959

Articolo di martedì 08 ottobre 2019



Collegio Capitani

Nel 2021 potranno andare in pensione i nati nel 1959 che hanno raggiunto la quota 100


La quota 100 se raggiunta entro il 31 dicembre 2021 sarà rispettata e consentirà ai lavoratori di poter accedere alla pensione, ma è necessario essere nati entro il 1959. 

Nel caso in cui i requisiti non verranno raggiunti entro tale data, i lavoratori saranno costretti ad lavorare, ancora, per almeno cinque o sei anni.

La riforma pensionistica di Elsa Fornero ha creato un gap sensibile soprattutto tra i lavoratori nati nel 1959 e quelli nati nel 1960. Per compensare la significativa penalizzazione si è ipotizzata l’opzione  della “pensione anticipata Ape social”, che prevede la pensione a partire da 63 anni per gli uomini, e la “quota donna” che consente alle lavoratrici di accedere alla pensione a 58 anni.

Queste alternative influiscono sull’assegno di pensione, influenzando il lavoratore sulla scelta di andar prima in pensione o meno.

Analizziamo la situazione per punti: innanzitutto emerge la disparità tra chi è nato pochi mesi dopo l’anno 1959. Restano infatti fuori dalla quota 100 numerosi lavoratori, rei di essere nati pochi giorni dopo l’anno indicato. Chi infatti è nato a partire dal primo gennaio 1960 dovrà andare in pensione almeno 5 anni dopo rispetto a chi è nato nel dicembre 1959, una evidente disparità.

A questi lavoratori si palesano le seguenti alternative: scegliere di aspettare di maturare la pensione a 67 anni oppure ricorrere a quella anticipata con tutte le decurtazioni economiche che ne comporta.

Questa situazione logicamente darà vita alla classe degli “esodati da quota 100” nel settore blu.

Emerge inoltre una chiara iniquità di trattamento, non solo legata agli anni di nascita ma anche tra lavoratori e lavoratrici. Le seconde difficilmente arrivano a maturare i 38 anni richiesti dalla legge.

Attualmente i numeri da dover raggiungere per la pensione anticipata sono per gli uomini: 42 anni e dieci mesi di contributi e per le donne: 41 anni e dieci mesi.


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