Il nuovo servizio diretto Carmed della Maersk Line è al via, con la partenza della full container “San Antonio”. I porti di Napoli e Salerno saranno così collegati, a cadenza settimanale, a quelli caraibici dell’America Centrale.
I tempi di transito sono molto veloci, e in soli diciassette giorni si possono raggiungere i porti di Puerto Moin (Costa Rica, Manzanillo (Panama) e Cartagena (Colombia). La Maersk Line (compagnia danese di navigazione top player mondiale) e la Hamburg Sud (tedesca, recentemente acquisita dalla Maersk Line) vedono consolidate la propria presenza nel porto di Salerno.
«In oltre vent’anni di attività queste due compagnie di navigazione ai vertici dello shipping mondiale hanno contribuito alla crescita dei traffici marittimi mercantili del porto di Salerno. La scelta di confermare e rafforzare la loro presenza nel nostro scalo evidenzia la valutazione positiva - anche nella prospettiva di crescita dei prossimi anni - rispetto agli standard di efficienza e competitività raggiunti a Salerno», afferma il presidente del Salerno Container Terminal (Sct) Agostino Gallozzi.
La nuova unità ha come specializzazione il trasporto di frutta esotica fresca (grazie a contenitori refrigerati). Al servizio Carmed servono soli 17 giorni per raggiungere Cartagena, 20 per raggiungere Puerto Moin, e 23 per raggiungere invece Manzanillo. Il porto di Salerno e il Terminal Sct collezionano importanti esperienze sulla gestione di merci a temperatura controllata. Tuttavia Carmed trasporterà anche carichi non refrigerati.
«Credo che vada evidenziato - continua poi Agostino Gallozzi - il rafforzamento della presenza del porto di Salerno all’interno del network di Maersk Line attraverso il nuovo servizio settimanale che, subito dopo Salerno - scalato ogni venerdì - tocca il porto di Algeciras, hub di riferimento centrale nell’ambito del sistema Maersk, da dove, con trasbordo, si assicurano i collegamenti marittimi globali per ogni destinazione verso l’Est, Ovest, Nord e Sud del mondo. È l’ulteriore conferma della strategicità del nostro porto dal punto di vista della capacità di consolidare il proprio ruolo di infrastruttura logistica in grado di fare interagire le imprese che gravitano intorno ad esso con tutte le aree del globo verso le quali intendono proiettare il proprio business».