Collegio Nazionale Capitani

Porti, 200 candidati per le nuove Autorità di sistema

Articolo di martedì 06 settembre 2016



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Oltre duecento candidature. Sono quelle giunte al ministero dei Trasporti per la presidenza delle quindici Autorità di sistema portuale italiane previste dalla riforma dei porti.

 C'era tempo fino a domenica a mezzanotte per inviare le manifestazioni di interesse per l'incarico. “Venerdì erano già 200” ha dichiarato il consigliere del ministro dei trasporti Luigi Merlo a margine di un convegno ieri a Genova. “Il 15 settembre - ha aggiunto Merlo - entra in vigore la legge. A quel punto può partire il lavoro del ministro e delle Regioni sull'intesa per i presidenti. Ad ottobre si insediano le commissioni parlamentari che possono deliberare per quei porti dove c'è intesa sul nome di chi guiderà l'Autorità e i presidenti si insediano. Le altre Autorità seguiranno via via. L'importante è che si parta”.


Monti pensa alla celerità
Tutti sono d’accordo sull’importanza di partire con il nuovo assetto, “ma serve uno strumento che renda più celere la realizzazione delle opere infrastrutturali”. E’ questo il giudizio sulla riforma espresso dal presidente di Assoporti Pasqualino Monti, nell'ambito del convegno “Port crash” svoltosi a Genova. "Finalmente - ha detto Monti - in un momento complicato come il nostro c'è una legge che anziché complicare le cose le semplifica. Chi domani sarà chiamato alla guida dei porti avrà a disposizione uno strumento molto più agevole per attrarre traffico e intercettare mercati. Il lavoro però non è finito perché abbiamo l'esigenza più che mai di comprendere,  quando a livello centrale si deciderà quali infrastrutture sono strategiche per il Paese anche in termini di intermodalità, come dare gli strumenti a chi sarà chiamato a realizzarle per farle in tempi brevi”.

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